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ARCHIVIO TESTI 2021

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I diritti sono un premio al merito  ?

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Gennaio 2021

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DIRITTO E RICONOSCIMENTO RECIPROCO

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In questa puntata di inizio anno accenneremo brevemente alla questione del diritto per meglio comprendere l'importanza del concetto di uguaglianza, che sarà il tema del prossimo mese. Faremo soltanto un breve accenno dato che la questione meriterà diversi approfondimenti, viste le implicazioni pratiche e la complessità dell'argomento, che, nonostante le apparenze, non sempre risulta immediato, intuitivo o di facile comprensione.


Il fraintendimento più diffuso riguardo al diritto, è il fatto di confonderlo con il premio al merito. Questo fraintendimento e' tipicamente strumentalizzato dalle tendenze autoritarie che alimentano questa confusione per il facile consenso grazie alle semplificazioni e per conquistare del potere con l'inganno.
La questione di fondo da capire è che il diritto non è un premio calato dall'alto che riceviamo se ci comportiamo in un certo modo, ma e' un beneficio che riceviamo a priori in quanto esseri umani.
Tutti noi, più o meno a seconda del paese
. . .

 

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La disuguaglianza e' un valore?

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Febbraio 2021

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Diversità ed Uguaglianza

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La parola Uguaglianza, storicamente, e' portatrice  di un valore molto importante. Nonostante le tante e diffuse retoriche semplificanti per delegittimare il concetto, per lo meno nell'immaginario comune, è un sentire e rivendicazione sempre avanzante, anche se a piccoli passi e con tante difficoltà, in quanto il principio e' il fondamento giuridico del diritto,  baluardo della lotta al privilegio.


Uguaglianza non significa, come sembrerebbe dal suo significato letterale, che siamo tutti uguali senza possibile diversità e libertà personale. E' a questo proposito, più o meno da sempre, che le tendenze conservatrici più estreme, come reazione ai movimenti di protesta nei confronti delle diseguaglianze, hanno svolto un lungo lavoro di mistificazione disonesta e ingannevole, facendo credere che quelle proteste venissero per lo più dal desiderio autoritario e violento di livellare gusti, preferenze e capacità, quando invece si trattava di moti di ribellione, verso le enormi disparità di trattamento delle persone in quanto ai diritti e doveri fondamentali, oltre che all' iniqua considerazione sociale, pensata come un a priori, diversificato in base a criteri assurdi e senza senso quali la ricchezza familiare di origine, il genere, l'etnia, il luogo di nascita ecc...
E' l'eterna rivendicazione dell' uguaglianza di tutti di fronte alla legge, faro di giustizia...

 

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Esiste un problema con il femminile ?

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Marzo 2021

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La questione femminile

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Avvocato, donna,  intervista alla radio, il tema è :
" è giusto che lo stupratore possa pagare

per ottenere uno sconto di pena ?"


In difesa della posizione che rivendica questa possibilità, l'avvocato esordisce appellandosi "alla legge", in virtù appunto della possibilità di uno stupratore benestante di risarcire la vittima evitando la detenzione, senza la benchè minima considerazione di tutto il discorso sulle enormi disparità di potere economico tra le persone, e ponendo di fatto un delinquente, ma benestante, su un piano di vergognosa sproporzione e privilegio, e la gravità delle conseguenze di questo tipo di reati sarebbe pesata in base ai soldi che una persona possiede.

Nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello il fatto che l'eventuale legge, per la gravità specifica di certi reati, sia priva di fondamento.


Prosegue poi con il classico "non se l'è cercata, ma....", lasciando intendere, che in fondo la violenza, se la sarebbe cercata, con l'aggiunta dell'assurdo paragone con il dover stare attenti nell'attraversare la strada, come se il sopruso del violentatore, sia una eventualità di natura inevitabile, per cui bisogna solo stare attenti alle conseguenze, e la "disattenzione" della donna, diventa il centro del discorso, senza il benchè minimo accenno alla possibilità e dovere civico di un cambiamento culturale nel maschio, come se la questione culturale non c'entrasse nulla. E ancora,  scade nella bassissima retorica (in rapporto a questo contesto) della parità tra uomo e donna, dichiarandosi partecipe nelle battaglie femministe ma in verità usando quelle rivendicazioni a pretesto per dare rinforzo alle sciocchezze ignobili dette fino ad ora. Dice l'avvocato: "abbiamo lottato per la parità, e le donne devono assumersi le loro responsabilità oltre al fatto che anche gli uomini subiscono molestie dalle donne ecc...". Probabilmente lei, non ha mai fatto nessuna lotta ed anzi quelle battaglie storiche, le avrebbe pure denigrate.
Come se non sapesse che la realtà degli abusi e violenza ...

 

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La liberta', ma quale liberta' ?

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Aprile 2021

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Le interpretazioni della liberta'

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Norberto Bobbio, uno dei più famosi filosofi italiani contemporanei, nel famoso saggio sulla distinzione politica tra Destra e Sinistra, spiega come i due concetti rappresentino tendenze valide sempre attuali.
Senza nulla togliere alla complessità dell'argomento, che, come da lui stesso ammesso, riguarda problematiche e questioni politico/filosofiche ben più profonde e articolate, quel breve testo è piuttosto famoso in quanto assomiglia ad una specie di libretto di istruzioni verso ci si approccia alla materia per la prima volta. 
Lascio un link in descrizione dove si può leggere gli estratti più importanti di questo testo. Vediamo ora di fare un piccolo riassunto dello schema fondamentale per poi sviluppare un ragionamento al seguito:
Le due tendenze rappresentano un confronto tra opposti, ma quale delle due caratteristiche sia evidente come positiva o meno, non dipende dal significato in sè della cosa descritta, ma da opposti giudizi di valore. Sono scelte, consapevoli o meno...

 

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La rispettabilità della destra significa condividerne i valori?

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Maggio 2021

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LA DESTRA MODERATA

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Quando si parla della rispettabilità nei confronti di un'avversario politico, riconoscendo ad esso dignità di interlocuzione, lo si fa, in genere, per un motivo che prescinde dal diverso punto di vista o visione del mondo. Questo atteggiamento è un valore democratico, e rappresenta un'apertura alla volontà di dialogo, nonostante la diversa e spesso opposta filosofia di vita. Ma esiste un vincolo invalicabile da non superare, e quel vincolo, è la moderazione.
Vero che è profondamente scorretto equiparare totalmente i movimenti storici estremisti, dato che, a parte le analogie sulla violenza ovviamente da condannare, si distinguono profondamente riguardo agli ideali, ma oltre a questo non si può riconoscere dialogo e dignità a forze e movimenti che quel sentimento umanitario di apertura e dibattito, mirano a distruggerlo, e con esso il pluralismo democratico. E' per questo motivo che...

 

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L' istinto è solo violenza?

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Giugno 2021

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BARBERO E IL DISCORSO SULLA NATURA UMANA

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C'è uno storico italiano spesso presente in Tv, e nei media, a cui va tutto il mio plauso, è conosciutissimo e veramente bravo a narrare la storia, si chiama Alessandro Barbero e gia l'ho citato in precedenza. Possiede un talento divulgativo nel raccontare i fatti che lascia stupefatti. Se pensiamo che lo studio e riflessione storica sia una materia annoiante, forse è anche perchè non abbiamo mai ascoltato un suo convegno. Se ne trovano tantissimi su Youtube e consiglio vivamente di vederli. Non si smetterebbe mai di ascoltarlo per quanto interessante, divertente e istruttivo. Un video a caso, come quello sulla storia di Carlo Magno, e' una dimostrazione in tal senso, non staremmo facilmente incollati 5 ore all' ascolto di un certo tema storico, tranne quando è lui a raccontarlo. Consigliatissimi tutti i video che si trovano in rete.

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Fatta questa doverosa premessa, c'è un tema che ritorna spesso... 

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L' aspetto positivo del genere umano, e' irrilevante?

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Luglio 2021

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IL PRIMATO DOMINANTE NON ESISTE

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Tornando al discorso sulla natura umana della puntata precedente, ad uno sguardo supeficiale ed anche piuttosto diffuso, sembrerebbe che Barbero abbia ragione quando dice che dallo studio della storia si evincono molti riscontri su come violenza, egoismo e paura del diverso, siano tratti dominanti della natura umana. Sfogliando qualsiasi manuale di storia si vedono un mare di violenza, aggressività e abusi di ogni genere.
Eppure sono proprio gli storici, specie quelli moderni (tra cui Barbero stesso in molti altri interventi) a darci un indizio di come la realtà e la storia, non sia necessariamente andata soltanto cosi. 
Ora, cerchiamo di non banalizzare la questione, nessun discorso serio che solleva dei dubbi in proposito pensa che i tratti dominanti della natura umana siano solo e sicuramente il contrario dell'aspetto violento, con una facile narrazione romantica, ma irrealistica, di solo amore e collaborazione pacifica, il punto è un'altro. Il punto è che non ci sono prove assolute e perfettamente oggettive che possano stabilire un primato sia in un senso che nell'altro, e tutti noi siamo... 

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Ha senso l'accusa di superiorita' morale?

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Settembre 2021

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"SUPERIORI" SONO I VALORI, NON LE PERSONE

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Una delle più diffuse e ridicole accuse rivolte alla sinistra, è quella di ergersi a giudice moralmente superiore, si prende di mira specifici fatti discutibili derivanti da persone controverse, alimentando riprovazione sociale, spostando cosi il centro del discorso, dai valori, alle persone in quanto tali. 
A volte, riguardo ad alcuni personaggi, con forti ragioni indiscutibili di critica all' opportunismo, altre, prendendo ad esempio personalità apparentemente vicine al campo progressista, ma in realtà più vicine alla destra moderata, e quindi più inclini ad una certa mentalità e comportamento. A questo proposito Lascio un link in descrizione della puntata dove ho affrontato parzialmente il tema della destra moderata. Comunque questo approccio al tema dei valori, serve alla facile conclusione che vorrebbe mettere tutto in un unico calderone, senza distinzioni, allo scopo di negare le differenze, fondamentali, tra la destra e la sinistra.
Alla fine però, il vero intento spesso è un'altro, non è quello di mostrare incivili comportamenti per spingere a una maggiore diffusione dei valori, cosa che di per sè sarebbe anche buona e giusta, il vero scopo ... 

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Ma gli indignati contro il politicamente corretto,

di preciso, con chi se la prendono ?

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Ottobre 2021

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L' invenzione della Cancel Culture

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La "cultura della cancellazione" e' la nuova arma retorica della destra per attaccare la sinistra, un' ennesima bufala mediatica che si è sviluppata anche grazie ad alcuni esponenti intellettuali, che, spesso, anche in buona fede, hanno alimentato lo spauracchio di un falso problema. 


Vediamo di contestualizzare l'argomento con alcune citazioni dall'enciclopedia:


"La cancel culture, o cultura della cancellazione è un termine mediatico usato per indicare una forma di allontanamento nella quale qualcuno verrebbe estromesso da cerchie sociali o professionali, sia sui social, che nel mondo reale"..
"L’esistenza effettiva della cultura della cancellazione ha ricevuto critiche in quanto viene ritenuto un termine sproporzionato all'effettiva portata dei fenomeni descritti. Non ci sono in ogni caso registrati casi effettivi di cancellazione di opere, né censure di artisti, intellettuali, autori, che possano essere oggettivamente attribuiti a una presunta “cultura” o fenomeno univoco.  Si fa notare come ogni caso presunto possa essere considerato
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La libertà è un' invenzione ?

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Novembre 2021

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I nemici dei diritti umani

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Da un certo punto di vista, volendo allargare il senso di un significato, quasi ogni cosa che riguarda il genere umano e', per cosi dire, un' invenzione. E' la cultura stessa, in ogni sua molteplice espressione, un "prodotto", un artificio, un qualcosa che prima non c'era.

 

E' ovvio che da questo punto di vista allargato, la norma, le regole, il diritto sono "invenzioni", il dato di fatto oggettivo è il fatto reale che ne legittima l'importanza e attuazione, come per esempio la sofferenza derivante dal sopruso del prepotente sul più fragile, una sofferenza derivante dalla negazione del diritto e libertà. La norma viene dopo.
L' invenzione della norma, come necessaria consuetudine da sviluppare per la pace e convivenza civile.


In senso positivo, si collabora insieme per stabilire un vincolo, un limite che non andrebbe superato, per garantire il più possibile benessere, incolumità, sicurezza e libero sviluppo di ognuno, insieme al rispetto per la vita e il pianeta in generale.
Ma quando il retore manipolatore di destra, a maggior ragione se all'estremo della tendenza, con tono strafottente e arrogante, parla dei diritti umani come di una "invenzione" (di solito, del cosiddetto occidente), il riferimento, è a quel senso lato sopra descritto ?
Ovviamente no, il riferimento
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Georgejefferson

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